Quelle stragi che sono sempre “annunciate”

Morti e distruzione fisica a Ravanusa nell’Agrigentino per lo scoppio delle condutture del gas. “Strage annunciata” i titoli dei giornali. Ormai sono poche le catastrofi che, dopo averne catalogato morti e danni materiali, non vengono definite “annunciate”. Cosa dobbiamo imparare dalla tragedia di Ravanusa e tante altre ricorrenti tragedie.

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Ma l’Italia non ripudia davvero la guerra

Nonostante la Costituzione che stabilisce che il nostro paese ripudia la guerra, l’Italia aumenta le spese militari e ottiene ingenti con l’export di armi. Nel contesto internazionale, attualmente, in atto a partire dagli anni ’80 del Novecento e soprattutto dalla prima guerra del Golfo del 1991, i poteri forti vogliono indebolire l’ONU e aggirare il divieto della guerra contenuta nella carta costituzionale.

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Pietro Greco, attento e preveggente osservatore dei legami tra scienza, ambiente e politica

A un anno dalla scomparsa di Pietro Greco, grande giornalista scientifico e firma autorevole di “.eco”, lo ricordiamo ripubblicando l’articolo del numero di marzo 2021 che ripercorre alcuni dei suoi contributi alla rivista. Pietro Greco aveva scritto per noi fino al numero di dicembre 2020 e in quello stesso numero avevamo recensito uno dei suoi ultimi libri: gli alberi fotografati da Besana e visti con l’occhio sensibile e colto dell’acuto scrittore di scienza.

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Vaccini e cure contro il bla bla bla

Dilaga il bla bla bla e forse non è sempre un male, bisogna però guardarsi dalle varianti. Il rimedio per fortuna c’è: la visione scientifica ed etica, la riconnessione con la natura, la comprensione della complessità delle sfide, la capacità di sviluppare una risposta integrale a crisi interconnesse e di agire di conseguenza. Ovvero, tutto quello che solo una educazione formale, non formale e informale ispirata all’ambiente e alla sostenibilità può dare a un’umanità divisa, disorientata e incattivita dalle disuguaglianze e dalle ingiustizie.

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Dove mettere a dimora alberi, un punto interrogativo

Mille miliardi di alberi (la metà di quelli tagliati in 200 anni): una misura doverosa che fa bene al clima e all’ambiente. Il posto? In sostituzione di usi nocivi del territorio, ad esempio quelli per la dieta carnea, ma c’è pascolo e pascolo e occorre precisare.

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Crisi climatica: mi riguarda e me ne occupo

Perché per molti la crisi climatica rimane un problema distante? Come comunicare meglio? Per premere maggiormente sui decisori politici e le imprese occorre che più persone si rendano conto che il riscaldamento globale le riguarda e se ne (pre)occupino. Per l’educazione ambientale una bella sfida.

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Pandemia e clima, negazionismi gemelli

Dietro le violenze squadriste dei no-pass un vasto terreno di coltura del virus antiscientifico e complottista, sovrapponibile al negazionismo climatico.

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Greta, Vanessa e le altre. Dopo 50 anni di bla bla bla è il tempo di agire sul clima

Le cinque giornate di Milano e i decenni persi in bla bla bla inconcludenti. I giovani, da cui le precedenti generazioni hanno in prestito la Terra, chiedono conto ai governanti (e a chi li ha eletti) dei fallimenti e dei ritardi nel cambiamento di rotta necessario a salvare l’umanità dall’estinzione.

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Cornucopia, ovvero il pericoloso Paese di Bengodi dell’energia

È da auspicare una disponibilità illimitata di energia, economica e facile da ottenere? O in un pianeta finito ci sono (e addirittura è bene che ci siano) limiti alla crescita anche della disponibilità energetica? Da un romanzo distopico un ammonimento.

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Il ministro Cingolani sbaglia. Il futuro dell’energia non è nel nucleare diffuso

Le dichiarazioni del ministro della Transizione ecologica Cingolani alla scuola quadri di Italia Viva hanno suscitato forti perplessità e argomentate risposte da parte di tutto il mondo ambientalista. Tra queste, la replica al ministro di Ugo Leone, nostro condirettore e grande esperto di politiche ambientali.

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L’educazione nell’era del soft power

Aperta a Luserna San Giovanni (Torino) la scuola estiva 2021 della Rete WEEC Italia. L’educazione, come il mondo, è “in transizione”. Ribadire che ogni educazione è una educazione ambientale e creare vasi comunicanti (per “camminare insieme”) tra educazione formale, non formale e informale tra i punti toccati nell’intervento introduttivo da Mario Salomone, che ha proposto tra l’altro una rete nazionale tematica della scuola. «L’Antropocene continua ad aggrapparsi, quando serve, alla canna dei fucili, ma potere e profitti si basano molto o soprattutto sul “soft power” della conoscenza, dei valori, del possesso dei dati, della cultura di massa, dei vecchi e nuovi “media”, di massa o “sociali”».

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Rigenerare la scuola: politiche, esperienze, riflessioni

50 sfumature di verde (e anche di “eresia”) per una scuola rinnovata nel (corposo) numero di settembre 2021 di “.eco”. Un viaggio in Italia, tra proposte ministeriali per “rigenerare” la scuola in senso ecologico, PNRR (di cui si occupa il Tema di copertina), sperimentazioni, buone pratiche di educazione civica e materiali pedagogici e didattici. L’editoriale di Mario Salomone.

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Gino Strada, medico del Noi

Scompare prematuramente l’alfiere dell’impegno civile della medicina e della centralità dell’essere umano. Gino Strada è stato un vero saggio dell’età contemporanea, che ha abbracciato in modo laico la compassione. 

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29 luglio, Overshoot Day. L’impronta non diminuisce nonostante la pandemia

Ma in Italia il giorno del sovrasfruttamento del pianeta era già arrivato il 13 maggio. Consumiamo 1,7 pianeti, ma i paesi più ricchi ne consumano molti di più. Mentre il mondo va in fiamme (realmente o metaforicamente) o viene sommerso da forti alluvioni, una nuova conferma dell’insostenibile modello di sviluppo, delle profonde ingiustizie sociale e ambientali e della necessità di costruire con atti concreti la comunità planetaria di destino.

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Sardegna in fiamme, come il resto del mondo

Incendi senza precedenti devastano la Sardegna (a devastare le coste ci pensa il business), mentre lobby e potenze grandi utilizzatrici di combustibili fossili sabotano l’azione dei pompieri mondiali.

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Auguri, Edgar!

Compie cento anni Edgar Morin, filosofo della complessità e della cittadinanza planetaria, uniti da un’unica comunità di destino, educatore di educatori, propugnatore di “teste ben fatte” sulla base di “sette saperi” necessari all’educazione del futuro. Nato a Parigi, ma, come racconta il suo grande amico Mauro Ceruti in una intervista su “7” del “Corriere della sera”, «di origine ebraica sefardita, un po’ italiano e un po’ spagnolo, profondamente mediterraneo, cittadino del mondo, figlio della Terra-Patria».

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Per Facebook “clima” è una parola che… scotta. E rifiuta le nostre inserzioni

Rifiutate le inserzioni della campagna di crowdfunding per aiutare i giovani a essere “guardiani del clima”. Rifiutate anche quelle della “Staffetta per il clima”, serie di 26 eventi in 14 regioni sotto l’egida del Ministero della Transizione ecologica.

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Giornata del rifugiato. UNHCR: aumentano i rifugiati climatici

Il rapporto dell’UNHCR sull’andamento del 2020 avverte: nel mondo aumentano profughi e rifugiati e l’emergenza climatica è spesso una causa o concausa delle migrazioni forzate. Sofferenze umane e disastri ambientali sono l’effetto perverso di un sistema da sostituire con una nuova civiltà ecologica.

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Il lato omicida (e ecocida) del profitto

Che sia per disastri, incidenti sul lavoro, inquinamento, il profitto ogni anno uccide decine di migliaia di persone in Italia, milioni nel mondo. È la legge del PIL, che aumenta anche grazie a malattie, catastrofi, delitti, a costo di sofferenze umane, degrado ambientale, ferite alla biodiversità. Abbondano i “delinquenti consapevoli”. Funivia del Mottarone e Wte di Brescia solo l’ultimo esempio.

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