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Il lontano Bhutan, la vicina Europa, le elezioni e le armi

| MARIO SALOMONE

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Il lontano Bhutan, la vicina Europa, le elezioni e le armi
I nessi con l’attuale situazione europea ci sono: abbiamo le elezioni (non di prova ma vere). Abbiamo le armi che incombono e la suspense di come andrà a finire. Quello che ci manca è la capacità bhutanese di sorprenderci. Ma poiché non abbiamo scelto (come ha fatto il Bhutan) la Felicità nazionale lorda come bussola della politica e indicatore di benessere toccherà a noi scrivere il finale del remake europeo di questo istruttivo bel film.

Il film da vedere nel weekend elettorale. Democrazia e armi, uno stretto legame che il buddhismo bhutanese sa come sciogliere. Consigli cinematografici per una domenica elettorale. In cui l’85 per cento degli elettori deve ancora andare al seggio.

Pawo Choyning Dorji ha già avuto successo con Lunana: il villaggio alla fine del mondo. Lì si parlava di scuola e “.Eco” gli ha dedicato il meritato spazio anche perché il modello di scuola verde elaborato dall’allora ministro dell’istruzione del regno del Bhutan Thakur Powdyel, descritto in un libro (La mia scuola verde, tradotto in italiano e disponibile gratuitamente nelle nostre collane), presenta molti spunti interessanti anche per il nostro sistema scolastico.
Dei film Bisogna raccontare poco, per non rovinare la sorpresa, ma se usiamo il titolo originale inglese (The monk and the gun) già capiamo qualcosa di più.
Siamo nel 2006. Il re dei Bhutan ha deciso di trasformare il piccolo regno himalayano in una monarchia costituzionale. Prima però bisogna formare i sudditi all’esercizio della democrazia. Nel piccolo paese di Ura (vera location del film) arrivano i funzionari governativi per una simulazione delle elezioni (che poi si svolgeranno nel 2008).
Ma il Bhutan non è il Far West
C’è un americano sospettato di traffico d’armi e c’è un Lama che – combinazione – cerca due fucili “per mettere le cose a posto “.
Insomma, i nessi con l’attuale situazione europea ci sono: abbiamo le elezioni (non di prova ma vere). Abbiamo le armi che incombono e la suspense di come andrà a finire.
Quello che ci manca è la capacità bhutanese di sorprenderci.
Ma poiché non abbiamo scelto (come ha fatto il Bhutan) la Felicità nazionale lorda come bussola della politica e indicatore di benessere toccherà a noi scrivere il finale del remake europeo di questo istruttivo bel film.

Scrive per noi

MARIO SALOMONE
MARIO SALOMONE
Sociologo dell'ambiente, giornalista e scrittore, Mario Salomone dirige ".eco" dalla fondazione (1989), è autore di saggi, romanzi e racconti e di numerosi articoli su quotidiani e riviste. Già professore aggregato all'Università di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale WEEC, che realizza ogni due anni i congressi del settore.