Pietro Greco, “cantastorie della scienza”
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Giornalista scientifico tra i più grandi, e in qualche modo “cantastorie di scienza”, perché la scienza la raccontava bene, scoprendo anche storie sconosciute ai più o mettendo sotto luce nuova le più note. A un anno dalla sua prematura scomparsa, molte iniziative per ricordare Pietro Greco. Tra queste una biografia a cura di Ugo Leone in uscita a gennaio 2022 nella collana “La parola alle parole” dell’editore Doppiavoce.
(Nell’immagine di apertura, un ritratto di Pietro Greco)
Leggendo l’agile e partecipata biografia di Pietro Greco che Ugo Leone gli ha dedicato (a poco più di un anno dalla scomparsa) nella collana “La Parola alle parole” dell’editore Doppiavoce di Napoli (in uscita a gennaio 2022), ho scoperto che quando era bambino Pietro da grande voleva fare il papa. Ruolo cui devo ammettere di aver fatto anch’io un pensierino, anche se in realtà dicevo di voler fare il presidente della Repubblica. Non mi trovo però nelle liste dei possibili candidati al Quirinale, quanto a Pietro chissà, la morte prematura (il 18 dicembre 2020) non ci consente di dire cosa sarebbe potuto succedere in futuro. Entrambi, comunque, ai sogni infantili abbiamo preferito obiettivi meno ambiziosi ma non meno impegnativi.
Che nel caso di Pietro Greco si traducono in decine di libri (impossibile farne l’elenco), nella conduzione in Rai di Radio3 Scienza, nella fondazione e direzione di riviste (tra cui Scienza in rete), nella collaborazione a L’Unità e nella direzione della sua edizione campana, nella direzione del master in comunicazione scientifica della SISSA di Trieste e nella condirezione del MACSIS di Milano Bicocca. Aveva dato un contributo fondamentale alla nascita della Città della Scienza di Napoli, era caporedattore de Il Bo live dell’Università di Padova (direttore Telmo Piovani), scriveva regolarmente su Rocca (quindicinale della Cittadella di Assisi).
Nomen est omen
Questi alcuni dei “tratti di una storia” troppo breve (sottotitolo del libro di Ugo Leone, che per titolo ha la lettera greca “pi”, simbolo del “pi greco”, ovvero P. Greco, Pietro Greco – nomen est omen, potremmo dire) che si snodano nelle pagine del volume con le tante voci dei tanti amici che Pietro aveva in tutta Italia, paese da lui percorso instancabilmente in lungo e in largo (generosamente non si negava a nessuno, ma tornava poi sempre alla sua amata Ischia). Era, commenta Leone, il maggiore frequentatore del sistema ferroviario italiano. In treno è nata forse la maggior parte della sua vastissima opera saggistica. Isolano e sposato a un’isolana di Capri, ma niente affatto isolato.
La curiosità intellettuale, annota Ugo Leone, l’attitudine al ragionamento matematico, lo spirito ironico, la capacità di raccontare piacevolmente e rendere comprensibili anche i più ardui concetti di fisica, chimica, biologia, astronomia sono alla base della personalità scientifica di Pietro Greco. “Cantastorie di scienza”, secondo una definizione riportata da Ugo Leone.
Responsabilità sociale della scienza
Un aspetto fondamentale della sua personalità è la costante attenzione al legame tra scienza e società (di cui sono testimoni, ad esempio, anche gli articoli che scriveva per “.eco”, l’ultimo poco prima della prematura scomparsa, nel dicembre 2020). Tanto che un passo di un suo articolo sulla responsabilità sociale della scienza, uscito su l’Unità, nel 2012 fu proposto come traccia all’esame di maturità insieme a brani di Hand Jonas, Primo Levi, Leonardo Sciascia e Margherita Hack.
A “scienza” e “società” Pietro Greco, infatti, aggiungeva “democrazia” e “conoscenza”, lavorando per una società democratica fondata sulla conoscenza.
La conoscenza, che usata aumenta e non consuma risorse perché è immateriale, può consentire, scriveva Pietro Greco, uno sviluppo senza crescita. Perché, come aveva sostenuto più volte dalle colonne di “.eco”, l’ampliamento degli spazi di democrazia e la democratizzazione della conoscenza sono la soluzione ai problemi creati dalle tre capacità acquisite dall’umanità:
– la capacità di distruggere se stessa;
– la capacità di influire sulla dinamica del clima globale;
– la capacità di accelerare l’erosione della biodiversità e di innescare un’estinzione di massa – e ciò «rende l’uomo un attore ecologico globale e costituisce una novità assoluta».
Questo e molto altro ci racconta di Pietro Ugo Leone in Pi greco, un affettuoso omaggio a una persona amica, che, leggendolo, farà di Pietro Greco un amico anche per chi non lo avesse prima conosciuto o non conosciuto abbastanza.
Su Pietro Greco è possibile leggere, tra gli altri, vari articoli comparsi su questo sito.
Un tributo a Pietro Greco, in foto e parole – .eco (rivistaeco.it) di Valerio Calzolaio
La scomparsa di Pietro Greco – .eco (rivistaeco.it)
Trotula, la prima donna medico e scienziata d’Europa – .eco (rivistaeco.it)
L’ultima intervista a Pietro Greco, pochi giorni prima della morte, è sul nostro canale YouTube WeecnetworkTV:
Oltre La Crisi_Si può fare: Intervista a Pietro Greco e Roberto Besana – YouTube
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- Sociologo dell'ambiente, giornalista e scrittore, Mario Salomone dirige ".eco" dalla fondazione (1989), è autore di saggi, romanzi e racconti e di numerosi articoli su quotidiani e riviste. Già professore aggregato all'Università di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale WEEC, che realizza ogni due anni i congressi del settore.
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