Il primo gennaio del 2022 verrà ricordato come un giorno importante nella lotta contro l’inquinamento e l’uso sfrenato della plastica monouso. Con una serie di ordinanze, la Francia cambia alcune carte in tavola e si professa come modello da seguire per tutti gli altri paesi. In Italia, invece, ogni anno 7 miliardi di bottiglie di plastica finiscono nell’ambiente e nei mari.
L’anno scorso è stata lanciata una sfida: l’avvio di un’economia sempre più circolare nel territorio francese. Da quel momento, sono state tante le iniziative intraprese per indirizzare la Francia verso il nuovo sistema economico. Si parte con una prima importante missione: l’utilizzo più limitato possibile della plastica monouso.
Il 2022 è l’anno della riduzione della plastica: sacchetti, involucri e giochi per bambini
Dopo la messa al bando delle cannucce in plastica, a partire dal primo gennaio 2022 gli imballaggi in plastica di frutta e verdura fresca, con un peso inferiore a 1.5 kg, sarà vietato; così come i rivestimenti in plastica che coprono pubblicità, i giornali e, in generale, le riviste. Un messaggio forte e chiaro che toccherà anche i più piccoli: i giochi in plastica, che vengono normalmente offerti con il “menù bambini” nei fast-food, saranno vietati.
Cosa accade per le bottiglie in plastica?
Infine, lo sappiamo, uno dei più grandi sprechi di plastica monouso riguarda l’acqua. Intere confezioni di plastica vengono acquistate ogni giorno, e non riguarda solo la Francia:
In Italia circa 11 miliardi di bottiglie in plastica (PET) per acque minerali e bevande confezionate vengono immesse al consumo ogni anno. Più del 60% di queste, circa 7 miliardi, non vengono riciclate e rischiano di essere dispersi nell’ambiente e nei mari, contribuendo in modo massiccio all’inquinamento del pianeta. È quanto emerge dal nuovo rapporto di Greenpeace su produzione, consumo e riciclo delle bottiglie di plastica in Italia.
Per questo si incoraggia l’installazione di fontanelle pubbliche d’acqua potabile in tutti gli edifici aperti al pubblico. Inoltre, e questo posso affermare per esperienza personale che sia già in atto da anni, tutti i ristoranti e i bar devono servire acqua (del rubinetto) gratuitamente. Il più delle volte in caraffe di vetro, escludendo ovviamente l’uso della plastica.
Obiettivo finale? L’abbandono totale della plastica monouso entro il 2040
Dopo aver conseguito la doppia laurea triennale nel dipartimento di Lettere moderne all’Università degli studi di Torino e Université Savoie Mont-Blanc, ottiene la laurea magistrale binazionale in Filologia moderna all’Università Sapienza di Roma e Sorbonne Université di Parigi. È fondatrice e autrice del blog “Grandi Storielle”.