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Basi teorico-pratiche di sostenibilità: da Trento un corso FAD aperto a tutti

| Redazione

Tempo di lettura: 4 minuti

Basi teorico-pratiche di sostenibilità: da Trento un corso FAD aperto a tutti

L’educazione ambientale alla sostenibilità nella scuola: online un corso di formazione in modalità FAD per gli insegnanti delle scuole trentine. Il corso è aperto a tutti gli interessati, anche nel resto d’Italia. Si può aderire al corso fino al 22 dicembre 2024 e completare il corso entro il 31 dicembre 2024.

Un corso di formazione in modalità FAD, dal titolo “L’educazione ambientale alla sostenibilità nella scuola”, è stato inaugurato sulla piattaforma e-learning dell’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa (IPRASE), ente strumentale della Provincia Autonoma di Trento.

Frutto dell’impegno congiunto di Bolton Hope Foundation (fondazione specializzata sui temi dell’educazione), IPRASE e APPA (l’Agenzia provinciale di protezione ambientale), il corso utile a sviluppare le tematiche della sostenibilità ambientale nella scuola trentina è però aperto anche insegnanti, educatori e altre persone interessate, anche fuori della provincia di Trento (QUI tutte le informazioni per iscriversi).

Il corso, infatti, mira a fornire con un taglio fortemente interdisciplinare conoscenze teoriche e indicazioni pratiche relative all’educazione ambientale alla sostenibilità.

16 ottobre 2023 al 31 dicembre 2024 (adesioni entro il 31 dicembre 2023).

Un lessico ambientale come linguaggio comune

Il corso è nato dall’attività di progettazione svolta da un gruppo di lavoro (di cui fanno parte alcuni membri della Rete WEEC, presenti anche tra i docenti del corso) che ha sviluppato l’intero quadro dei contenuti e la loro successione con lo scopo di:

  • fornire un lessico ambientale come linguaggio comune alle diverse discipline di ogni ordine e grado di scuola;
  • fornire il quadro delle competenze dei formatori per la sostenibilità che emergono dalla letteratura in materia;
  • fornire spunti di lavoro che i referenti ambientali e i docenti, in generale, potranno utilizzare per accompagnare o stimolare un processo di conversione ecologica sia degli ambienti scolastici che dei curricoli, in un’ottica di protagonismo degli istituti nello sviluppo locale;
  • aiutare le scuole a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il gruppo di lavoro:

Maria Antonietta Quadrelli

Mario Salomone

Andrea Del Monego

Monica Tamanini (APPA)

Cino Lorenzo Vitta (Bolton Hope Foundation)

Paola Pierri (Bolton Hope Foundation)

Nerina Ongari (Bolton Hope Foundation)

Anita Erspamer (IPRASE)

Roberto Strangis (IPRASE)

Le caratteristiche

Il corso è strutturato in modalità di formazione asincrona a distanza, in modo da permettere di seguire le singole lezioni secondo i tempi e le modalità più consone.

Caratterizzato da un approccio multidisciplinare, evidenzia la complessità dei temi, affronta la crisi ambientale e propone soluzioni, coinvolgendo diverse materie, come economia, filosofia, storia, matematica, fisica, letteratura e arte. È suddiviso in nuclei tematici sviluppati in modo da partire da una visione globale per arrivare a proposte pratiche a livello locale. Ogni modulo comprende: un’introduzione per spiegare il contesto e motivare le scelte fatte, più lezioni video, materiali di approfondimento e schede didattiche

Struttura e contenuti

(QUI la descrizione completa del corso)

MODULO 1 La situazione attuale (partiamo dal problema)

L’impatto antropico e le acquisizioni scientifiche sulle modifiche apportate dall’umanità sul Pianeta. I flussi di energia e materia e i cicli della vita: L’Antropocene

  • (Cristiano Giorda – Università di Torino)
  • Definire i limiti, calcolare l’impatto: il ruolo dell’alimentazione umana (Eva Alessi – WWF)

MODULO 2 Perché ci riguarda: noi siamo natura.

L’importanza della natura dalla definizione di biodiversità, alla tutela e ripristino degli ecosistemi fino ai concetti di servizi ecosistemici e di capitale naturale

  • La scoperta della biodiversità e nozioni di ecologia (Mauro Galaverni – WWF)
  • Tutela e rispristino della biodiversità (Gianluca Piovesan – Università della Tuscia)
  • I servizi ecosistemici (Gianfranco Bologna – WWF)

MODULO 3. Le soluzioni a livello globale

L’Agenda 2030 e il concetto di Spazio Operativo giusto e sicuro

Si parla delle soluzioni: soluzioni pratiche, ambientali, culturali, sociali ed economiche. Ormai sono disponibili tanti strumenti che potrebbero permetterci di invertire la tendenza e per perseguire un presente un futuro di benessere e sostenibilità. È necessario però un cambio di paradigma.

  • Come visualizzare un modello (Gianfranco Bologna – WWF)
  • Teorie e criteri di valutazione del benessere (Mario Salomone – Cattedra UNESCO in Sviluppo sostenibile e gestione del territorio, Università di Torino)

MODULO 4. La trasformazione culturale al centro dei processi di conversione ecologica

Di fronte alla gravità e urgenza della “policrisi” e al suo stretto legame con dinamiche globali, visioni del mondo, stili di vita, comportamenti e scelte sia individuali sia collettive, emerge la sfida di una trasformazione culturale in ogni ambito e a cui per primi sono chiamati a rispondere i sistemi formativi.

  • Complessità (Mauro Bonaiuti – Università di Torino)
  • Pensiero sistemico: strumenti per la sostenibilità e la cittadinanza (Rocco Scolozzi – Università di Trento)
  • Educare alla complessità: l’educazione trasformativa (Marco Davide Tonon – Università di Torino)
  • Quanto riusciamo a dire che “siamo natura”? (Elena Casetta – Università di Torino)

MODULO 5. La scuola in un percorso di cambiamento

La scuola è un sistema aperto in cui entrano ed escono materiali ed energia, ma anche un luogo di relazioni economiche e sociali, al centro di un territorio con cui dialoga e in cui le istituzioni locali e la società civile offrono opportunità educative.

  • Contributi di educazione non formale: il territorio trentino a supporto delle scuole. Interviste con la presentazione di esperienze della provincia di Trento.
  • La scuola come spazio sicuro e giusto (Maria Antonietta Quadrelli – WWF, condirettrice “.eco”)
  • Contributi nazionali dalle reti tra scuole Enti territoriali, Università; presentazione di esperienze di modelli
  • Il nodo delle competenze e dei curricoli (Mario Salomone – Cattedra UNESCO in Sviluppo sostenibile e gestione del territorio, Università di Torino e Rete WEEC)

In Trentino istituiti i referenti ambientali

Il corso, delle durata complessiva di 18 ore, ha la sua origine nella Legge provinciale 15 novembre 2022, n° 13, Integrazioni della legge provinciale sulla scuola 2006, che ha ribadito il ruolo centrale dell’educazione ambientale alla sostenibilità nei curricoli delle scuole di ogni ordine e grado facendone uno dei nuclei fondamentali dell’insegnamento di Educazione civica e alla cittadinanza. La legge istituisce anche la figura del referente ambientale quale riferimento nelle scuole per le attività volte alla promozione della sostenibilità ambientale.

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.