La scomparsa di Elisabetta Falchetti
La scomparsa di Elisabetta Falchetti lascia un grande vuoto nella comunità italiana educazione ambientale (sulla cui “ecologia” si era interrogata, criticando la nozione di “sviluppo sostenibile”), della museologia e della divulgazione scientifica.
Il 21 agosto è mancata Elisabetta Falchetti. Laureata in Scienze Naturali, dal 1998 al Museo Civico di Zoologia di Roma era stata responsabile del Dipartimento educativo e aveva insegnato in corsi universitari e post-universitari Educazione e comunicazione scientifica, Educazione ambientale, Educazione, mediazione e comunicazione museale, Museologia e museografia naturalistica, Didattica della Biologia.

Autrice di molti contributi e libri nei vari campi di sua specializzazione (spesso insieme a Silvia Caravita) e aveva collaborato anche a “.eco”.
Una sua intervista compare nel libro di Elena Pagliarino “Donne e uomini educazione ambientale”, in cui spiega perché spiega perché non condivide l’educazione allo sviluppo sostenibile e immagina un’educazione trasformativa: quello dello sviluppo sostenibile – infatti – è un progetto economico, basato su una visione riduttiva dell’ambiente come risorsa.
Elena Pagliarino_Intervista a Elisabetta Falchetti
Come commenta Elena Pagliarino, secondo Elisabetta Falchetti c’è bisogno urgente di una trasformazione collettiva dell’educazione ambientale per superare le norme culturali dell’attuale orientamento antropocentrico, nutrito dal modello economico del capitalismo e del persistente colonialismo globale. C’è bisogno – sosteneva Falchetti nell’intervista – di un’educazione globale in cui teoria e pratica siano olistiche e trasformative. Dopo l’alfabetizzazione ecologica, oggi, c’è bisogno di «un’alfabetizzazione umana», indispensabile per far nascere un dibattito su quello che Sauvé (2004) chiama «progetto di umanità»: un progetto di solidarietà esteso a tutti i viventi.
Un concetto che aveva già esposto nel suo articolo “Le parole progetto dell’educazione ambientale” in “.eco l’educazione sostenibile” (gennaio 2007).
Con Elisabetta perdiamo una grande figura, snodo di una fitta rete di relazioni che aveva saputo tessere con seminari, pubblicazioni e corsi.
Scrive per noi

- Sociologo dell'ambiente, giornalista e scrittore, Mario Salomone dirige ".eco" dalla fondazione (1989) e la rivista scientifica "Culture della sostneibilità" (fondata nel 2007), è autore di saggi, romanzi e racconti e di numerosi articoli su quotidiani e riviste. Già professore aggregato all'Università di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale WEEC, che realizza ogni due anni i congressi del settore, e fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione Aurelio Peccei, sezione italiana del Club di Roma.
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