All’età di 93 anni si è spento Giorgio Nebbia, uno dei padri dell’ambientalismo italiano. Collaboratore da sempre di “.eco”, era autore di migliaia di articoli su giornali e periodici e di molti libri. Per la nostra rivista aveva scritto anche “Erano andati a sciare”, dodici suoi racconti scientifici caratterizzati, come sempre, da uno stile efficace e agile. In suo ricordo il PDF di “Erano andati a sciare” è scaricabile gratuitamente dal nostro sito.
Qualche mese fa il peggioramento delle sue condizioni di salute, come mi aveva detto, lo aveva costretto a interrompere la sua collaborazione settimanale, e altrettanto aveva dovuto fare con l’Extraterrestre, il bel supplemento ecologista del quotidiano “Il Manifesto”. Giorgio Nebbia, uno dei padri e delle grandi voci della cultura ambientale italiana ci ha lasciato il 3 luglio 2019.
I suoi “racconti” restano sul nostro sito nella rubrica Tecnica&Ecologia, percorrendo, dall’antichità ai giorni nostri, la storia avventurosa di scienza e tecnologia, con le sue grandi scoperte, ma anche con i suoi grandi problemi sociali e ambientali. Così come ci resta il volume “Erano andati a sciare”, che in suo ricordo abbiamo reso disponibile gratuitamente sulla piattaforma unica di accesso a tutte le nostre pubblicazioni. Sono dodici racconti inediti, che percorrono la storia della scienza e della tecnologia nella Rivoluzione industriale (il periodo che ormai molti chiamano Antropocene) dai primordi a quella terribile svolta (imposta dalla necessità di arrivare prima di Hitler) che è la scoperta di come scatenare l’immensa potenza della fissione nucleare.
Collaboratore da sempre della nostra rivista, anche con i suoi articoli sull’edizione cartacea, Giorgio Nebbia generosamente non si è mai risparmiato e ha messo la sua intelligenza e la sua penna al servizio di decine di testate e di imprese culturali.
Per la nostra rivista scientifica “Culture della sostenibilità“ aveva scritto il saggio introduttivo alla sezione monografica “Teorie e pratiche dell’Antropocene” del numero 18/2016: “L’uomo come modificatore della Terra”.
“:eco” lo ricorderà adeguatamente anche nel prossimo numero della rivista. Grazie Giorgio!
Leggi anche il ricordo di Giorgio Nebbia scritto da Ugo Leone