Progetto GINO GIochiamo a NOn sprecare!
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GINO, un progetto per la riduzione degli scarti di cibo nelle scuole primarie e dell’infanzia del Comune di Grugliasco. Una food bag in regalo, il monitoraggio del CNR e lezioni di educazione ambientale sono gli elementi principali di un progetto che ha coinvolto circa 2000 bambini
Il progetto intende ridurre lo spreco di cibo nelle mense delle scuole primarie del comune di Grugliasco e sensibilizzare la popolazione scolastica (bambini, insegnanti, dirigenti scolastici, genitori e nonni) sul tema dello spreco alimentare.
Finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, vede come capofila l’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro e coinvolge il Comune di Grugliasco (TO), il CNR, l’azienda che prepara e fornisce i pasti per le scuole di Grugliasco (CAMST), l’azienda che si occupa della distribuzione dei pasti (LADISA) e vede la partecipazione di sette scuole primarie e sette scuole dell’infanzia che fanno capo a tre istituti comprensivi. Partecipano inoltre la commissione mensa, l’associazione culturale Storie Creative specializzata in progetti educativi contro lo spreco alimentare, il comitato tecnico scientifico per la mensa scolastica dell’ASLTO3, Cinemambiente per la diffusione di materiali di sensibilizzazione.
Il progetto si è svolto in tutto l’anno scolastico 2023-2024 e ha utilizzato vari metodi e strumenti per stimolare i bambini a un più corretto approccio con il cibo, per ridurne lo spreco cominciando dalle mense per arrivare alla tavola delle famiglie.
Lo svolgimento del progetto con le scuole di Grugliasco
Sono state organizzate tre settimane di rilevazioni nelle quali è stato pesato e catalogato tutto il cibo avanzato nelle mense di tutte le scuole. Con l’aiuto dei bambini, coinvolti direttamente nelle pesate, e di alcuni educatori di Scholé Futuro, Elena Pagliarino, ricercatrice del CNR, ha registrato quanto cibo viene quotidianamente buttato. «Lo spreco alimentare – spiega la ricercatrice – è un problema globale urgente legato a preoccupazioni ambientali, economiche, sociali ed etiche. Nelle mense scolastiche italiane il food waste è particolarmente significativo: si aggira intorno al 30%, ma per alcuni alimenti come legumi, verdure e pesce, viene buttata ben più della metà della porzione».
La misurazione degli scarti fatta direttamente dai bambini, condotta in maniera partecipativa diventa una pratica di citizen science, i bambini imparano facendo, diventano protagonisti del progetto e ne acquisiscono più profondamente il significato.
I risultati finali del progetto GINO
I risultati delle misurazioni sono in fase di studio, ma si possono già trarre le prime valutazioni sul tipo di cibo sprecato e sulle opzioni da mettere in campo nel prossimo anno per rendere la guerra allo spreco di cibo sempre più coinvolgente e vincente. I
Il progetto è già stato presentato al 12° Congresso Mondiale di Educazione Ambientale WEEC che si è svolto ad Abu Dhabi a gennaio 2024. «Si è trattato di un’occasione importantissima per condividere il nostro caso di studio con una comunità mondiale di educatori – spiega ancora Elena Pagliarino – Anche se il nostro progetto non è ancora concluso, abbiamo già a disposizione i primi dati. All’iniziativa partecipa una ‘comunità di interesse’ che comprende tutta la popolazione scolastica (studenti, docenti, dirigenti e genitori), il comune, le aziende di ristorazione, le commissioni mensa, eccetera. Tutte informazioni che possono essere condivise a livello internazionale e confrontate con analoghe situazioni e casi, per determinare una trasformazione positiva, sistemica e sostenibile».
Le altre attività del progetto GINO
Un’altra attività del progetto GINO è stato infatti un laboratorio di educazione alimentare ad opera di Storie creative, che ha coinvolto i bambini nella creazione di slogan e poster contro lo spreco di cibo. I lavori prodotti sono stati condivisi con i compagni più piccoli e utilizzati come “pubblicità” nelle mense.
Lo spreco di alcuni specifici alimenti, soprattutto pane e frutta, ma anche grissini, crackers, succhi di frutta, ecc., è stato ridotto grazie alla distribuzione di una food bag a tutti gli studenti delle scuole primarie e dell’infanzia, un oggetto simbolico per spiegare ai bambini la possibilità di riutilizzare il cibo non consumato come merenda o durante la cena.
GINO, l’evento finale del 5 giugno
Durante l’evento finale, che si è svolto a Grugliasco il 5 giugno, sono stati consegnati i premi per tutti i bambini che hanno preso parte al progetto e per le scuole: ai bambini è stata consegnata una matita dotata di semi per “rinascere” come basilico, pomodoro e simili, le scuole invece hanno ricevuto ognuna un buono di 300 euro per l’acquisto di materiali scolastici. Inoltre, un premio speciale è andato alla scuola che è riuscita a sprecare di meno, durante la settimana scelta per una challenge tra le scuole. La scuola vincitrice ha anche devoluto un buono acquisto di 300 euro all’emporio solidale, in continuità con il proposito educativo del progetto GINO.
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