Cornucopia, ovvero il pericoloso Paese di Bengodi dell’energia
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È da auspicare una disponibilità illimitata di energia, economica e facile da ottenere? O in un pianeta finito ci sono (e addirittura è bene che ci siano) limiti alla crescita anche della disponibilità energetica? Da un romanzo distopico un ammonimento.
(Nell’immagine di apertura, “Sindrome cinese” è un film del 1979 con, tra gli altri, Jane Fonda, Jack Lemmon e Michael Douglas)
In un mio vecchio romanzo di fanta-ecologia immagino che grazie ai risultati di un progetto di ricerca denominato “Cornucopia” (che è anche il titolo del romanzo e come ogni progetto di ricerca che si rispetti ha un nome inglese, anche se purtroppo non si capisce, perché in italiano e in inglese si dice e si scrive “cornucopia” uguale uguale – a meno di non optare per il meno fascinoso “horn of plenty”) l’umanità abbia scoperto una fonte di energia inesauribile, pulita e gratuita. In cosa consista tale fonte il romanzo ovviamente non lo dice (se lo sapessi l’avrei già brevettata).
Si sa solo che grazie a tale fonte, disponibile ovunque, le auto viaggiano senza bisogno di ricarica, i macchinari delle fabbriche funzionano 24/7/365 a costo zero, le case, le strade e l’intero spazio terrestre possono riempirsi di impianti di illuminazione, devices (che in questo caso si capisce che è inglese e sta per “aggeggi elettronici”) e quant’altro. Le scavatrici scavano silenziosamente e ininterrottamente, gli aerei sfrecciano fitti nei cieli silenziosamente e senza inquinare.
Insomma, è la Cuccagna [dal lat. mediev. Cocania «paese dell’abbondanza»], il Paese di Bengodi. Del resto, tutta la storia umana è stata segnata dalla disponibilità di energia, prima derivante da caccia e raccolta, poi da agricoltura e allevamento, infine dai combustibili fossili e infine, “grazie” a Hiroshima e Nagasaki, anche un po’ dal nucleare, tra sindromi cinesi, Chernobyl e Fukushima varie. Il futuro, invece, si sta decidendo ora.
Se la Cornucopia diventa un incubo
Niente apocalissi nucleare con “Cornucopia”: la nuova straordinaria fonte di energia è, come detto, pulita, gratuita e inesauribile. Insomma, nessun problema. “Nessun problema”? E allora dove starebbe la suspense?
In questo futuro mondo distopico del mio romanzo – giusto per fare qualche esempio – l’energia immensa e infinita comincia a provocare un sacco di guai: le notti non si distinguono più dai giorni, quel che resta della superficie terrestre sta per essere completamente artificializzato, produzione e consumo già di massa, diventati ancor più di massa, divorano ogni altra risorsa. Lo stato di salute degli esseri umani, invece di progredire, peggiora. Il riscaldamento globale provocato dalla CO2 viene sostituito da un gravissimo cambiamento climatico cornucopico. Anche le guerre (che continuano) diventano più facili e frequenti, con grandi esplosioni di energia e raggi della morte a iosa.
A ogni epoca i suoi negazionisti
La cornucopia diventa così un incubo che rischia di portare all’estinzione il genere umano. Non tutti ci credono. Molti pensano che la minaccia non sia grave e che tutto si aggiusterà. Altri ossimoricamente parlano di “energia illimitata sostenibile”. L’1 per cento ci guadagna sopra a dismisura. Altri negano il problema. Girano ad esempio sui social delle fake news (alimentate da una corrente di negazionisti detti “Buisti”, che vedono buio anche in piena luce) secondo le quali l’indistinzione tra giorno e notte non esiste.
Gruppi di ambientalisti “radical chic” trovano una vecchia copia di un libro del secolo precedente (“I limiti alla crescita”) e su questo costruiscono un movimento di opposizione a Cornucopia. Dicono che, come la grande disponibilità di energia fu alla base dell’Antropocene, anche una energia illimitata, seppur “pulita”, può essere pericolosa per gli equilibri del pianeta, se consente di supersfruttare ancor di più tutte le altre risorse della Terra, di consumare suolo e di estendere ancor di più l’invasiva e pervasiva presenza umana, a danno della bellezza del pianeta, della sua meravigliosa biodiversità e dei suoi cicli vitali, oltre che a danno della salute della stessa umanità.
Come vada a finire non ve lo dico, per non rovinare la lettura.
Ogni riferimento è puramente casuale
PS
Ogni riferimento alle recenti dichiarazioni del ministro della Transizione ecologica Cingolani è puramente casuale.
PPS
Siete molto carini e state già precipitandovi in libreria (o su un negozio online) per comprare il mio romanzo “Cornucopia”. Non fatelo: è rimasto nel cassetto, ma se qualche editore vorrà comprarlo pagandomelo profumatamente sarò felice di cedergli i diritti.
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- Sociologo dell'ambiente, giornalista e scrittore, Mario Salomone dirige ".eco" dalla fondazione (1989), è autore di saggi, romanzi e racconti e di numerosi articoli su quotidiani e riviste. Già professore aggregato all'Università di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale WEEC, che realizza ogni due anni i congressi del settore.
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