La natura chiama l’Europa… chi risponde?
Tempo di lettura: 3 minuti
Conferenza del WWF su Ambiente – Clima – Natura in vista del rinnovo del Parlamento Europeo. Società civile e partiti a confronto. Fiducia e speranza nel futuro e promozione di una cittadinanza attiva il filo dell’evento.
Il 3 maggio scorso, nella suggestiva cornice di Palazzo Orsini Taverna, vicino Piazza Navona a Roma, il WWF Italia ha invitato rappresentanti di associazioni, politici e professionisti a un dibattito sulle emergenti questioni ambientali e climatiche, in vista delle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno.
L’evento è stato inaugurato dai rappresentanti dell’Associazione 20e30, che hanno sottolineato l’attenzione delle nuove generazioni ai temi ambientali, diventando protagonisti e promotori di iniziative come il movimento Fridays For Future. I giovani di oggi sono pronti a scendere in piazza e protestare per il benessere del pianeta, ma molti di loro non sono abituati a partecipare alle elezioni. Per informare e attivare le nuove generazioni in modo efficace, come evidenziato dall’Associazione 20e30, sono necessari messaggi di fiducia e speranza.
Un esempio di tali messaggi è stato offerto dall’intervento della rappresentante dell’Associazione Anziane per il Clima Svizzera, che ha esortato: “Assumiamoci la nostra responsabilità e testimoniamo il nostro amore per la vita!”.
Non c’è dubbio che la natura ci stia chiamando, e professionisti ed esperti hanno risposto a questa chiamata.
“La natura chiama e noi del WWF speriamo che l’Italia possa rispondere”
Il presidente del WWF Italia, Luciano Di Tizio, ha sottolineato che il benessere non può essere misurato solo attraverso il PIL: essere ricchi è inutile se non si può più respirare. Ha concluso affermando che non c’è tempo per agire con calma o per rimandare: “La Natura chiama e noi del WWF speriamo che l’Italia possa rispondere”.
Il suo intervento ha aperto la discussione del primo panel, intitolato “Green Deal: le prospettive per clima e natura in Europa”. Durante questo panel, economisti, accademici e rappresentanti delle imprese hanno discusso il Green Deal e le prospettive ambientali della prossima legislatura europea.
Il dibattito si è concluso con una domanda della moderatrice Alessandra Prampolini, Direttrice Generale del WWF Italia: “Cosa vorreste che diffondessimo tutti quanti noi? Cosa dovrebbero sapere le persone?”. Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha risposto: “Non sapere, piuttosto fare”. Ha sottolineato l’importanza dell’impegno individuale per creare e sostenere una cittadinanza attiva, una società sensibile che si aggrega e promuove una comunità educante. Bisogna fare squadra per costruire una società in cui ogni cittadino possa sentirsi protagonista.
Dialogo, Natura, Diritti. La società civile per un’Europa sostenibile
Il secondo panel dal titolo “Dialogo, Natura, Diritti. La Società civile per un’Europa sostenibile” ha visto l’intervento di alcuni rappresentanti della società civile per lanciare un appello unitario e promuovere un futuro sostenibile in Europa. Sono intervenuti i delegati di ActionAid Italia, Comunità di Sant’Egidio e Amnesty International Italia. È emerso dai vari relatori quanto la transizione ecologica possa essere un’occasione per ricercare un equilibrio, per ristabilire un equilibrio nella relazione tra uomo e natura; bisogna provare sia a rimettere la natura al centro e sia a rimettere le persone al centro, rifiutando, quindi, la cultura dello scarto in cui stiamo ‘affogando’.
La ricca conferenza si è conclusa poi con un dibattito tra i rappresentanti dei principali partiti politici italiani: da più parti è emersa l’intenzione di agire subito e la volontà di considerare l’ambiente in modo trasversale, non più una materia a sé stante.
Fiducia e speranza nel futuro e promozione di una cittadinanza attiva
I dibattiti e gli interventi della conferenza fanno ben sperare. Seppur da diverse prospettive, tutti si sono mostrati pronti e disposti a schierarsi dalla parte della natura e dell’ambiente. Il filo rosso che ha percorso e unito i vari panel e dialoghi si può sintetizzare in alcune parole chiave: fiducia e speranza nel futuro e promozione di una cittadinanza attiva.
Ciascuno è chiamato ad agire e a prendere le difese del Pianeta e a testimoniare il proprio amore per
la vita.
La Natura ci sta chiamando, saremo pronti a rispondere?
Ultimi articoli
.Eco è la più antica rivista di educazione ambientale italiana. Un ponte fra scuola, associazioni, istituzioni e imprese
ABBONAMENTO INTEGRATO
Scrive per noi
- Chiara Minischetti
Dello stesso autore
- Dossier24 Maggio 2024La natura chiama l’Europa… chi risponde?