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StelvioLAB, le “gite scolastiche virtuali” al Parco nazionale dello Stelvio

| Maria Enza Giannetto

Tempo di lettura: 3 minuti

StelvioLAB, le “gite scolastiche virtuali” al Parco nazionale dello Stelvio

Il Parco Nazionale dello Stelvio trentino e l’Azienda per il Turismo della Val di Sole hanno ideato una serie di videolezioni di didattica ambientale a distanza destinate agli studenti delle scuole, che potranno anche pubblicare online i propri elaborati. Un format didattico digitale per restare in contatto anche in epoca di lockdown. E la possibilità di partecipare a un concorso finale, con in palio una gita “in presenza” in Val di Sole per tutta la classe.

Il parco dello Stelvio è un’oasi di pace per gli animali selvatici come i cervi. Ph T. Mochen

 La pandemia causerà il blocco del turismo scolastico anche quest’anno. C’è, però, chi non ha voluto arrendersi alla impossibilità di far incontrare studenti ed esperti dei territori che avrebbero potuto ospitarli. È il caso del Parco Nazionale dello Stelvio trentino, che, insieme all’Azienda del Turismo della Val di Sole, ha lanciato un’idea innovativa: StelvioLAB. Si tratta di una serie di videolezioni di didattica ambientale a distanza destinate ai ragazzi tra 11 e 15 anni. Ed è prevista la possibilità di prenotare incontri virtuali con un team di esperti delle istituzioni culturali trentine e di partecipare a un concorso finale.

Quattro videolezioni di didattica ambientale per i ragazzi delle scuole

“Il Parco dello Stelvio ha pensato a questo format didattico digitale. Il progetto permetterà agli studenti di scoprire caratteristiche e segreti del nostro territorio, attraverso l’aiuto di scienziati e divulgatori scientifici”, spiega Romano Stanchina, responsabile del settore trentino del Parco nazionale dello Stelvio. L’iniziativa verrà presentata a oltre 13mila docenti di centinaia di scuole d’Italia . A loro verrà offerto, in modo gratuito, l’accesso a una piattaforma digitale nella quale troveranno un pacchetto di videolezioni. Si parte con quattro “puntate” su altrettanti temi: acqua, alberi, animali e turismo sostenibile.

“I documentari di StelvioLAB sono costruiti in modo da favorire un successivo momento di confronto tra il corpo insegnante e gli studenti. Inoltre, nella stessa piattaforma, i docenti potranno richiedere di fissare per i loro studenti un incontro con uno degli esperti di ciascuna puntata”, aggiunge Fabio Sacco, direttore dell’Azienda per il Turismo Val di Sole. “Un pericolo insito nelle limitazioni con cui gli studenti dovranno convivere – continua Sacco – è di perdere il contatto con il mondo che li circonda e il dialogo con esperti dei territori. Con questa iniziativa speriamo di ricordare a tutti che le bellezze naturali, come quelle ospitate nel Parco Nazionale dello Stelvio Trentino, sono gioielli da tutelare e pronte ad accogliere i ragazzi”.

Un concorso per le “video-inchieste” degli studenti

Un momento delle riprese dei documentari di Stelviolab

Diverse le realtà culturali coinvolte in StelvioLAB: oltre agli esperti del Parco, anche quelli del MUSE (Museo delle Scienze di Trento), Federparchi e di altre istituzioni. La piattaforma sarà anche una “piazza” nella quale le classi potranno pubblicare, successivamente alla visita guidata virtuale e all’incontro con l’esperto, anche i propri elaborati multimediali. E potranno anche vincere il concorso ideato dai promotori di StelvioLab: una gita “in presenza” in Val di Sole per tutta la classe, non appena la brutta stagione dell’epidemia da Covid-19 sarà alle spalle.

Il parere della psicoanalista: “Le gite virtuali favoriscono capacità cognitive”

Gli psicologi confermano l’importanza di creare momenti di confronto con il mondo esterno e gli esperti dei territori italiani, benché virtuali. “Le gite virtuali –  spiega spiega Adelia Lucattini, psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e degli International Psychoanalytical Association – sono una grande opportunità. E lo sono naturalmente in tempi di isolamento ma anche in termini assoluti. Innanzitutto, l’utilizzo di diversi linguaggi tipici del virtuale permettono un avvicinamento a luoghi e persone anche in situazioni in cui è necessario rimanere confinati in città. Bisogna pensare che l’inconscio funziona per immagini e libere associazioni, favorire lo sviluppo di queste capacità anche se private di alcuni aspetti sensoriali come gli odori e il tatto, favorisce comunque lo sviluppo di funzioni e abilità anche inconsce. Tutto questo ha un ritorno immediato su qualità e capacità intellettuali e sul controllo emotivo. Non bisogna però sottovalutare l’importanza della gita virtuale poiché di per sé getta proprio un seme destinato a crescere e germogliare nella mente dei ragazzi”.

LE 4 VIDEOLEZIONI


IL FUTURO DELLA MONTAGNA? È SCRITTO SULL’ACQUA

https://youtu.be/xLeg2rMeWSM

QUEL TESORO NASCOSTO CHIAMATO BOSCO

https://youtu.be/1YcwT32vO_Q

FAUNA SELVATICA: CONOSCERLA PER PROTEGGERLA

https://youtu.be/VMf7teTTGQY

TURISMO E NATURA, LA SFIDA PER IL FUTURO DELLA MONTAGNA

https://youtu.be/Ay4SBdMyAG0

 

Scrive per noi

Maria Enza Giannetto
Maria Enza Giannetto
Giornalista professionista è nata e cresciuta ai piedi dell’Etna. Dopo una laurea in Lingue e un master in Traduzione bilingue a Londra, il richiamo del suo vulcano l'ha riportata a Catania, dove ha intrapreso la professione di giornalista collaborando con testate giornalistiche regionali e nazionali. Si occupa da sempre di Cultura e Società e, da ormai cinque anni, si dedica a tematiche, storie e novità legate ad ambiente e sostenibilità con un occhio particolare verso quella legata all’educazione e alla formazione degli adulti di domani.