La crisi accelera, è il nazionalismo che alimenta l’omnicidio
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Viviamo in uno stato di ebetismo collettivo. Mentre il nazionalismo alimenta in modo esponenziale la crisi climatica, crescono le disuguaglianze. Occorrerebbero multilateralismo e un “cosmopolitismo della sopravvivenza” e soprattutto occorrerebbe cambiare il modello socioeconomico. Mancanza di interdisciplinarità, conservatorismo accademico, lentezza della conoscenza di fronte alla velocità dei cambiamenti ostacolano però il capovolgimento di paradigma. Il saggio di Daniele Conversi sui rapporti tra Antropocene e politica alla luce dei cambiamenti climatici offre importanti spunti di riflessione al mondo della ricerca e della pratica educativa.