Trashchallenge Operazione Po: Torino si mobilita per la pulizia delle sponde del Po
Trashchallenge Operazione Po è giunta alla sua terza edizione. L’iniziativa è nata con l’obiettivo di ripulire le zone perifluviali del Po a Torino. Tra i quintali di rifiuti raccolti, mozziconi di sigarette, coriandoli, cocci di vetro, tappi, spazzolini, siringhe, forchette e occhiali da vista.
Lo scorso sabato è stata un’edizione memorabile per la Trashchallenge Operazione Po, giunta alla sua terza edizione. Questa iniziativa, nata con l’obiettivo di ripulire le zone perifluviali del Po a Torino, ha dimostrato ancora una volta il grande spirito civico e l’impegno della comunità torinese nel prendersi cura del proprio ambiente.
L’operazione si è svolta lungo un percorso che ha abbracciato un tratto significativo del Po, partendo dalla Diga Michelotti e proseguendo per ben 8 chilometri fino al parco delle Vallere. Non solo le sponde del fiume sono state messe a nuovo, ma sono state coinvolte anche squadre di volontari che si sono dedicate alla pulizia del parco del Valentino, un luogo molto amato dai cittadini.
Un aspetto fondamentale di questa iniziativa è stata la collaborazione di aziende come Leroy Merlin e Decathlon, che hanno generosamente messo a disposizione gli strumenti necessari ai volontari. Niente supereroi con poteri sovrumani, ma persone comuni munite di guanti, pinze e sacchetti della spazzatura, determinate a fare la differenza e a restituire una nuova vitalità alle aree naturali della loro città.
Le adesioni sono state numerose, e tra le voci che si sono unite al coro di apprezzamento c’è quella dell’assessore Francesco Tresso. Inizialmente, assieme agli organizzatori di Vie d’Acqua, ha sottolineato l’importanza dei corridoi verdi e blu della città, considerandoli una risorsa fondamentale. Tresso, tra le sue numerose responsabilità, è incaricato della manutenzione dei viali alberati, parchi e sponde fluviali, un compito di non poco conto in una metropoli con oltre 53.000 alberi nelle aree pubbliche cittadine.
Kayak, canoe e gommoni per spostarsi lungo il fiume
Le squadre che hanno operato via acqua hanno utilizzato kayak, canoe e gommoni per spostarsi lungo il fiume, recuperando rifiuti di vario genere che avevano infestato il corso d’acqua. Anche la Casa dell’ambiente (insieme a “il Pianeta azzurro” e alle altre realtà della rete WEEC) ha dato il suo contributo attivo alla pulizia, riuscendo a smaltire oltre 100 kg di spazzatura, tra cui mozziconi di sigarette, coriandoli, cocci di vetro, tappi, ma anche oggetti più inusuali come spazzolini, siringhe, forchette e occhiali da vista.
È stato un lavoro meticoloso che ha messo in evidenza l’impegno e la dedizione della comunità torinese nel cercare di migliorare il proprio ambiente e il benessere di tutti i cittadini. Madri e figli, anche i più piccoli, influencer green e semplici cittadini hanno lavorato insieme per questo nobile progetto, dimostrando che l’altruismo è una forza che può muovere montagne.
L’auspicio per il prossimo anno è che questa iniziativa cresca ancora di più, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone, e che i rifiuti sulle sponde del Po siano sempre meno. Trashchallenge Operazione Po è un esempio luminoso di come la comunità possa unirsi per preservare la bellezza naturale della propria città e rendere il mondo un posto migliore per tutti.
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