Futuro, sostenibilità, ambiente. Le parole chiave del 5×1000
Una serie di strumenti (il primo ha più di trent’anni), attività articolate a livello nazionale e internazionale, una esperienza unica in Italia di supporto a tutta la comunità dell’educazione ambientale, valori fondamentali per la costruzione di un futuro sostenibile e di una società equa, inclusiva, coesa: queste alcune delle ragioni per destinare il 5×1000 (codice fiscale 02793420015) a chi lavora per diffondere cultura e sensibilità ambientale, premessa indispensabile a una “eco-ricostruzione” dalle macerie che la pandemia sta seminando. Mandaci anche tu le tue ragioni.
Sostieni la costruzione di teste e coscienze ecologicamente “ben fatte”.
Destina il 5×1000 alla rete di educazione ambientale, indicando nella scelta del 5×1000 il codice fiscale 02793420015.
Condividi questo messaggio, scarica e usa le immagini di questo articolo.

Strumenti di comunicazione, formazione, studio e aggiornamento (ancora più importanti in una epoca di crescente presenza dei monopoli dell’informazione e del web):
– “.eco”, la rivista italiana non profit di riferimento dell’educazione ambientale fin dal 1989;
– “Culture della sostenibilità” (la “casa” della ricerca interdisciplinare che fa dialogare mondo accademico e società intorno alle sfide globali);
– “il Pianeta azzurro” (dedicato a tutte le “forme dell’acqua”).
Sono queste le tre testate (più i loro siti web e i canali social) che da anni svolgono una funzione unica ed essenziale: non un “house organ” al servizio di una organizzazione, non una impresa editoriale, non voce di parte, ma strumento aperto e super partes, per unire e rafforzare tutta la comunità di ricerca in educazione ambientale. Non profit e basato su un generoso volontariato di collaboratori che nel corso degli anni sono arrivati ad ammontare a diverse centinaia.
Una rete nazionale, una comunità mondiale che ha ormai quasi vent’anni
Da “.eco” e dalla numerosa famiglia di iniziative che via via si sono aggiunte sono nate una rete mondiale con sede in Italia (WEEC) e la rete italiana degli operatori del pubblico e del settore privato in educazione ambientale.
Dal 2003 ogni due anni si svolgono i congressi mondiali (World environmental education congress – il prossimo sarà a Praga a ottobre 2021), appuntamento internazionale unico per continuità e per ampiezza di partecipazione. Il segretariato permanente ha sede proprio nel nostro Paese (sentito, istituzioni e autorità italiane?), presso la redazione di “.eco” e gli uffici della Onlus che fa da back office a tutto. E per giunta abbiamo lanciato la Giornata mondiale dell’educazione ambientale, una giornata che non c’era e che ora si celebra il 14 ottobre di ogni anno.
Dopo il grande congresso di Marrakech nel 2013 abbiamo dato vita anche al ramo italiano, la Rete WEEC Italia.
Incontri nazionali, Summer school (la prossima a fine agosto a Firenze), il “Nobel” dell’educazione ambientale (l’Earth Prize, il prossimo ottobre), collane di testi (“Effetto farfalla”) sono solo alcuni esempi di una intensa attività.
Supporto alla comunità di pratica e di ricerca e una ambizione: contribuire a un futuro migliore, equo e sostenibile. E costruire la comunità di destino
Come abbiamo detto, l’immenso sforzo fatto negli anni grazie all’impegno gratuito di centinaia di volontari e ai sacrifici di un piccolo staff è rivolto a sostenere le attività di educazione ambientale del settore pubblico e privato non profit. Siamo gli unici a lavorare in questo campo non per coltivare il nostro orticello ma al servizio di tutti. Raccogliere, valorizzare, condividere buone pratiche, dare strumenti di aggiornamento e formazione, “mettere in rete” per facilitare conoscenza reciproca, collaborazioni e sinergie: questa la nostra missione.
Con una ambizione (che abbiamo chiamato “Missione 2049”): stimolare il cambiamento di paradigma, la crescita culturale e immateriale di consapevolezza e di competenze senza le quali la conversione ecologica non può avvenire. Perché l’educazione ambientale, che ha ormai almeno mezzo secolo di storia, servire a costruire uno scenario di metà XXI secolo più vivibile, sicuro e solidale.
I valori? Quelli della giustizia ambientale coniugata con la giustizia sociale. Della alleanza tra generazioni. Dell’ecologia integrale. Della pace tra noi e con la Natura, dell’abbattimento dei muri, della democrazie e della partecipazione. Del senso del limite e dell’empatia verso la bellezza del mondo e verso la miriade di forme viventi e del rispetto per i complessi cicli che sulla piccola fragile Terra rimescolano continuamente elementi biotici e abiotici.
Per costruire, insomma, la comunità planetaria di destino
Sostieni la costruzione di teste e coscienze ecologicamente “ben fatte”.
Destina il 5×1000 alla rete di educazione ambientale, indicando nella scelta del 5×1000 il codice fiscale 02793420015.
Condividi questo messaggio, scarica e usa le immagini di questo articolo.
Vuoi aggiungere altre parole chiave alla nostra campagna per il 5×1000? Mandaci i tuoi suggerimenti.
Scrive per noi

- Sociologo dell'ambiente, giornalista e scrittore, Mario Salomone dirige ".eco" dalla fondazione (1989) e la rivista scientifica "Culture della sostneibilità" (fondata nel 2007), è autore di saggi, romanzi e racconti e di numerosi articoli su quotidiani e riviste. Già professore aggregato all'Università di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale WEEC, che realizza ogni due anni i congressi del settore, e fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione Aurelio Peccei, sezione italiana del Club di Roma.
Attività 20232023.05.02Contare fino a 5 e moltiplicare per 1000
AMBIENTE, EDUCAZIONE E SOCIETÁ2023.05.02L’informazione libera e costruttiva è quella ambientale
AMBIENTE, EDUCAZIONE E SOCIETÁ2023.04.25Libertà, democrazia, uguaglianza e ambiente, un legame indissolubile
AMBIENTE, EDUCAZIONE E SOCIETÁ2023.04.25Aurelio Peccei antifascista e partigiano